Geert Mak è insieme un viaggiatore e uno scrittore, è un saggista e un osservatore acuto. Nasce il 4 dicembre 1946 a Vlaardingen, figlio di un pastore protestante. Si laurea in giurisprudenza all’università di Amsterdam. Ottiene una docenza all’università di Utrecht, dove insegna Diritto internazionale. Ma l’attività accademica così come quella giuridica gli stanno strette. Così nel 1975 intraprende la carriera giornalistica per NRC Handelsblad. E contemporaneamente fonda la rivista letteraria «Atlas». Inizia una serie di viaggi per i suoi reportage, che cominciano da Amsterdam, Een kleine geschiedenis van Amsterdam, ma poi si occupano di tutta Europa, come nel caso di Hoe God verdween uit Jorwerd, una ricerca sulla scomparsa del villaggio dalla struttura sociopolitica europea. Attraverso la saga familiare (la storia del padre) Mak racconta un altro spezzone di storia del continente De eeuw van mijn vader (1999). Con In Europa (2004) ottiene un successo internazionale: l’Europa vista attraverso un viaggio nel XX secolo, passando per i punti caldi della storia, dalla Romagna mussoliniana all’isola di Cefalonia, dalla Parigi dei primi ‘900 alla guerra di Sarajevo. Nel 2005 si dedica a Gedoemd tot kwetsbaarheid, un’indagine sull’omicidio di Theo Van Gogh e sui fenomeni dell’Islamofobia.